Sembra una contraddizione e invece non lo è. Non quando è la città stessa a vantare un parco o addirittura un lago.
Direste mai che questa è Rimini?
Dite la verità, non sembra qualche radura strappata all'entroterra? E pensare che è proprio qui dietro il nostro Palacongressi.
Immaginate di abitare nel mezzo di quel parco; niente macchine che tossiscono e starnazzano sotto casa, zero stress: solo verde, che vi abbraccia. Bello vero? E ci credo. Poi aggiungeteci quattro asili a meno di un minuto da casa, il supermercato attaccato, e per giunta pure la piscina; e vi direi che le utopie sono come le stelle: belle, ma lontane. Il punto è che tutto questo è reale. Esiste. Cioè: la comodità della posizione, e il benessere della natura. Qui, a Rimini. Un progetto che solo un colosso come CONAD potrebbe osare.
Non a caso infatti è finanziato proprio da CONAD.
Anche perché, diciamolo, far giocare i nostri figli all'aperto senza che ingeriscano ogni due per tre boccate e boccate di benzene e fenolo, non è che sia poi una cosa da poco. Anzi. Da uno studio pubblicato su Environmental Health Perspectives, alcuni ricercatori di Harvard hanno dimostrato che persone che vivono in aree in cui la vegetazione è più fitta, vivono più a lungo. (Riportano un calo del ben 12% sul tasso di mortalità). E non si può dire nemmeno che lo studio non è solido: l'analisi ha saggiato 108.000 donne per un periodo di 8 anni; scoprendo che coloro le quali vivono accanto o in mezzo al verde, vedono una significativa riduzione di decessi per causa di malattie respiratorie nonché di tumori (-34%).
Non si tratta dunque tanto di essere pollici verdi per comperarsi una casa vicino a un parco, quanto piuttosto di tenerci alla pelle. E se non alla nostra, almeno a quella di chi amiamo. Perché possiamo regalare loro un futuro più salubre. E possiamo perché anche qui, nel cuore di Rimini, esistono polmoni verdi talvolta (e purtroppo) dimenticati.
Tutto ciò, senza considerare i vantaggi psicologici di abitare nel verde. Ma a tale riguardo lasciamo parola a Peter James, il ricercatore associato al Dipartimento di Epidemiologia dell’Harvard Chan School of Public Health:
Una grande parte degli apparenti benefici derivanti da alti livelli di vegetazione sembrano essere associati al miglioramento della salute mentale.
Eppure, – anche se non siamo ricercatori di Harvard, – ciò non ci dovrebbe sorprendere.
Perché?
Lasciamo che sia la natura a dircelo:
Per informazioni sulle nuove palazzine CONAD al Lago Mariotti, contattatemi pure al [ 335 38 54 60 ] o via mail a giuseppe@bigiarini.it
Giuseppe Bigiarini
